feltro

La fabbrica di feltro

C’era una volta in un piccolo villaggio chiamato “Serena” una fabbrica speciale: la fabbrica di feltro.
Speciale perché? Perché da questa uscivano tutte le fantasie e le immaginazioni che un bambino poteva avere.
In questo villaggio c’erano cinque ragazze in particolare: Azzurra, Girasole, Rosa, Orchidea e Ninfea. Esse erano tutte guidate e aiutate da altri cinque abitanti: il signorino detto “l’africano”, la signora Papavero, la signorina Smerilda, la signorina Rossa e la signorina Salmone.
Queste cinque ragazze avevano qualcosa in più rispetto agli altri bambini: la creatività.
Un giorno decisero di fare una passeggiata nel bosco della big-shot. Era un bosco tutto colorato, con alberi fatti da fusticelle, pozzi di inchiostro e attorno ad essi fiori di ogni tipo di feltro, di lana, di gesso e così via…, camminando, arrivarono ad una casetta, la casetta della signorina Laura Stick.
Essa era una donna piena di valori quali: la creatività, la fantasia, la bontà e la voglia di fare, ma soprattutto tanta pazienza. In quel giorno le ragazze aiutarono la signorina Stick a preparare i segnaposto di fusticella per la signorina Rossa. Per questi segnaposto erano però necessari alcuni utensili, una macchina creata con le foglie di fusticella e il legno di paletto gelatone i fiorellini di carta di riso e il sugo del pozzo di inchiostro.
Le ragazze e la signorina Stick andarono quindi in cerca di questi nel bosco della big-shot. Arrivati trovarono un gruppetto di bambini che provenivano da due villaggi lontani, il villaggio di “Aurora” e il villaggio di “Amica”.
Questi avevano i volti tutti rattristati ed erano vestiti con colori cupi, non perché erano tristi, ma perché non erano a conoscenza della creatività e fantasia.
Quando noi ragazze e la signorina Stick li abbiamo visto, abbiamo preso la decisione di fargli conoscere la fantasia e la creatività, invitandoli alla fabbrica della signorina Papavero e Stick. Quando siamo arrivati, i vestiti neri dei bambini cominciarono a colorarsi e i capelli ad abbellirsi con ciocche di feltro speciale; decidemmo, allora, che se i segnaposti per la signorina Rossa dovevano essere speciali, bisognava farli con un ingrediente speciale cioè l’Amore, che si poteva procurare soltanto lavorando insieme.
Quel pomeriggio tutti ci messi a lavorare d’impegno e … con costanza e pazienza siamo riusciti a consegnare i segnaposti di fusticella alla signorina Rossa. Questa quando li vide ci ringraziò e fu talmente contenta che li volle esporre all’evento dell’anno: il suo matrimonio!